Industria 5.0: la tecnologia al servizio dell’uomo e della società

L’Industria 5.0 o “quinta rivoluzione industriale” rappresenta una nuova fase dell’evoluzione industriale, dove la tecnologia non è più fine a se stessa ma viene posta al servizio dell’uomo e della società. L’obiettivo dell’industria 5.0, definita dalla Commissione Europea come completamento dell’Industria 4.0,  è quello di creare un ambiente di lavoro dove le competenze umane siano in armonia con la capacità delle macchine, promuovendo innovazione, efficienza, qualità e sostenibilità dei processi produttivi.
Ciò richiede alle aziende di monitorare e ridurre il proprio impatto ecologico e i propri consumi energetici. 

Il passaggio all’Industria 5.0 si basa dunque sul paradigma uomo-macchina e sull’utilizzo di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale, la robotica e la realtà aumentata per migliorare efficienza e sicurezza.

SOCIETY 5.0

Nel 2016 la Keidanren, la più importante federazione imprenditoriale giapponese, ha presentato il concetto di Society 5.0: una società che cerca di bilanciare lo sviluppo economico con la risoluzione dei problemi socio-ambientali, dove le tecnologie vengono usate non solo per profitto ma per migliorare la qualità della vita di ogni cittadino. Alla base c’è dunque un assunto semplice: il modo in cui le persone provvedono al loro sostentamento è collegato al modo in cui costruiscono la loro società.

Fonte: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Society5.jpg


Pilastri dell’Industria 5.0 

A differenza dell’Industria 4.0, che si focalizza su automazione ed efficienza, l’Industria 5.0 pone l’uomo al centro del processo produttivo e mira a creare un equilibrio tra progresso tecnologico e benessere umano generando benefici non solo per le aziende, ma anche per la società e l’ambiente.

Sono questi i pilastri su cui si fonda:  

  • Sostenibilità: rispettare l’ambiente, riutilizzare e riciclare le risorse naturali o evitarne comunque l’esaurimento, ottimizzare il consumo energetico e le emissioni, sviluppare processi circolari che riducano l’impatto ambientale delle proprie attività.
  • Resilienza: capacità di adattarsi e reagire ai cambiamenti improvvisi, di superare la crisi. Ciò significa sviluppare un elevato grado di robustezza produttiva e processi commerciali flessibili, in grado di garantire prodotti e/o servizi anche in caso di pandemie, catastrofi naturali, cambiamenti geopolitici.
  • Centralità della persona: la tecnologia è al servizio della qualità della vita della persona (e non viceversa) valorizzando le sue competenze e la sua creatività. Ciò significa essere più attenti a diritti fondamentali come privacy, autonomia, dignità umana. In tal senso è importante che l’azienda, grazie alla tecnologia, si occupi della formazione del lavoratore rispetto alle sue necessità anzichè farlo semplicemente “adattare” alla tecnologia.  

Esempi di applicazione dell’Industria 5.0

L’approccio dell’Industria 5.0 mira a sfruttare il meglio delle capacità umane e delle tecnologie digitali, portando a soluzioni innovative e personalizzate in molteplici settori, migliorando la qualità della vita delle persone e proteggendo il nostro pianeta. 

Sono numerosi gli esempi di applicazione e a seguire ve ne riportiamo alcuni. 

Sanità: robot chirurgici che assistono i medici durante gli interventi, migliorando la precisione e riducendo i rischi.

Energia: edifici a energia zero che producono energia sufficiente per soddisfare il proprio fabbisogno, grazie all’integrazione di tecnologie come il fotovoltaico e l’accumulo di energia.

Logistica: droni e camion senza conducente che ottimizzano le consegne, riducendo i costi e l’impatto ambientale.


Quali effetti per le aziende? 

Investire nell’Industria 5.0 significa creare un modello di business più solido e in linea con le sfide del nostro tempo. Tra i benefici che un’azienda può ottenere citiamo:  

  • Maggiore competitività e innovazione 
  • Efficienza e produttività
  • Riduzione dell’impatto ambientale
  • Migliore reputazione
  • Valorizzazione delle risorse umane

LO SAPEVI CHE?

Il Piano Transizione 5.0 è un programma di incentivi fiscali introdotto dal governo italiano per stimolare le imprese a investire nella digitalizzazione e nella transizione energetica, in linea con i principi dell’Industria 5.0. E’ rivolto a tutte le imprese, indipendentemente dalle dimensioni e dal settore di appartenenza.

Fonte:

“Transizione 5.0 sarà uno strumento di nuova politica industriale che coniuga innovazione e formazione: è il primo piano in Europa con incentivi per le due transizioni, green e digitale, insieme con la formazione dei lavoratori. Il provvedimento darà un impulso significativo agli investimenti delle imprese italiane, rendendole più competitive rispetto ai nuovi scenari globali”.

Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy.

In particolare il Piano Transizione 5.0 incentiva gli investimenti che comportano una riduzione dei consumi energetici e l’adozione di fonti rinnovabili e introduce un’agevolazione sotto forma credito d’imposta per le imprese che effettuano nuovi investimenti, nel biennio 2024-2025, in tecnologie avanzate e soluzioni per il risparmio e l’autoproduzione di energia.

Le imprese possono recuperare fino al 45% delle spese effettuate per l’acquisto di beni strumentali 4.0 che comportino una riduzione dei consumi e fino al 63% per l’installazione di impianti fotovoltaici. Gli investimenti devono essere effettuati dal 1 gennaio 2024 al 31 dicembre 2025. I risultati ottenuti devono poi essere mantenuti per almeno 5 anni dalla conclusione dell’investimento.

Concorrono alla base di calcolo per la determinazione del credito d’imposta gli investimenti e le spese relativi a:
– beni materiali e immateriali tecnologicamente avanzati, nello specifico:  beni funzionali alla transizione tecnologica e digitale secondo il modello «Industria 4.0»; beni immateriali (software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni) connessi a investimenti in beni materiali «Industria 4.0»;
– beni materiali per autoproduzione e autoconsumo di energia da fonti rinnovabili;
– formazione del personale nell’ambito di competenze utili alla transizione dei processi produttivi. 

Per maggiori informazioni visita il sito del Ministero e consulta il documento del PIANO TRANSIZIONE 5.0


Conclusioni 

L’Industria 5.0 rappresenta una grande opportunità anche per le aziende che sviluppano software e soluzioni informatiche; investendo in digitalizzazione e tecnologie innovative e sostenibili queste aziende possono contribuire a creare un futuro migliore per tutti, dove la tecnologia è al servizio dell’uomo e del pianeta.

Nexeeva è impegnata a guidare questa trasformazione, sviluppando soluzioni che supportano le aziende nella transizione verso l’Industria 5.0, per migliorare quindi l’efficienza operativa ed espandere i propri mercati, in conformità allenormative vigenti.

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